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​Donne Imprenditrici: riconfermata al vertice Diana Lolli

Diana Lolli viene riconfermata alla presidenza del gruppo donne di Confartigianato Forlì. Assieme a lei assumono i ruoli di vicepresidente Marika Mambelli Rustignoli e di consigliere Lucia Crispino, Barbara Fabbri, Daniela Fornasari, Monica Locatelli, Marta Marchi e Annalisa Parronchi. Il movimento rappresenta le imprese in cui le donne costituiscono una presenza maggioritaria o esclusiva, mettendo in campo politiche volte a superare le disparità di genere. Le imprenditrici spiegano “è noto che le donne che lavorano sono meno degli uomini e, soprattutto, raramente ricoprono incarichi di responsabilità. Dato presente anche negli altri paesi europei, ma che vede l’Italia in una condizione di maggiore ritardo. L’autoimprenditorialità può essere una risposta. Come evidenzia un recente studio, nel nostro paese le aziende femminili rappresentano il 22,18% sul totale dell’imprenditoria e a frenare la crescita occupazionale autonoma gioca un ruolo determinante il fattore burocratico, percepito come un ostacolo di non poco conto. Stereotipi e pregiudizi di genere aggravano una situazione già complessa, per questo occorre lavorare su più fronti. Da una parte abbiamo necessità di una legislazione che sia maggiormente attenta alle esigenze delle donne, a partire dalla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, non solo per le madri, ma anche per chi si trova a svolgere il ruolo di caregiver. D’altro canto, senza un cambiamento culturale che consenta alla donna di superare i pregiudizi e di sentirsi maggiormente sicura delle proprie potenzialità non sarà possibile giungere a una piena realizzazione delle potenzialità femminili.”

Tra le attività messe in campo dal movimento proprio per contribuire a una maggiore consapevolezza delle proprie capacità di leadership, il percorso organizzato in collaborazione col gruppo giovani imprenditori dell'Associazione, coi consulenti della Fattoria dei Talenti, per riflettere sulle proprie potenzialità e sul come svilupparle al meglio.

La coordinatrice di Donne Impresa Fabiola Foschi conclude "stiamo portando avanti una serie di iniziative sui temi più cari alle imprenditrici associate, fra questi sicuramente l'impegno a sensibilizzare contro la violenza e gli abusi, che non sono solo fisici, ma spesso assumono connotati meno visibili, ma altrettanto pericolosi, come la dipendenza economica, le minacce verbali e il mobbing. Continueremo a impegnarci, affinché termini come gender gap, soffitto di cristallo o violenza di genere, diventino finalmente desueti."

​Alto Bidente: Eraldo Cucchi e Luca Gabelli guidano il comitato

Eraldo Cucchi è stato confermato presidente del comitato zonale dell’area di Civitella, Galeata e Santa Sofia. Alla vicepresidenza è stato nominato Luca Gabelli, mentre i consiglieri sono Claudio Bussi, Alessandro Cucchi, Marco Garoia, Eros Mambelli, Giovanni Milanesi, Caterina Tedaldi e Albano Venturini. Il presidente Cucchi chiarisce che fra gli obiettivi del nuovo mandato c’è il confronto con le istituzioni locali per far sì che non si spengano i riflettori sull’emergenza viabilità. La Bidentina, soprattutto a causa del notevole traffico di mezzi pesanti che gravitano attorno allo stabilimento della Pollo del Campo, abbisogna di una manutenzione costante. La pericolosità dell’arteria è tristemente nota, anche per i recenti fatti di cronaca, che hanno riportato all’attenzione dei media locali le difficoltà vissute quotidianamente dai residenti. Tra i temi sollevati dai rappresentanti del comitato zonale anche le prossime elezioni comunali che si terranno a maggio nel comune di Galeata; i consiglieri in quanto portatori di interessi di imprese e dei cittadini, anche e soprattutto in un momento delicato come questo, si faranno promotori di iniziative di confronto con i candidati, per portare avanti il buon clima di collaborazione esistente con gli amministratori dei tre comuni di riferimento. Un’ultima nota attiene all’abusivismo, gli anni del lockdown hanno portato un incremento nel sottobosco di chi esegue lavori in nero o senza le necessarie qualifiche professionali, con gravi rischi per chi affida i lavori a questi soggetti. Affidarsi agli abusivi non è solo un reato che può portare a sanzioni rilevanti in termini economici, ma mette a rischio la salute stessa del cliente, in ogni ambito, dalle manutenzioni in casa, all’auto, alla cura della persona. Per Confartigianato la qualità deve tornare a essere un valore premiante, contribuendo a sensibilizzare sul tema, affinché l’utente torni ad affidarsi solo agli imprenditori che operano nel rispetto della normativa.

In allegato nella foto, da sinistra, il presidente Eraldo Cucchi e il vicepresidente Luca Gabelli

Comitato zonale Marzeno: Graziano Fabbri confermato presidente

Anche il nuovo mandato vede alla guida del comitato zonale del Marzeno il presidente Graziano Fabbri. Alla vicepresidenza nominato Roberto Biondi, consiglieri sono Franco Frassineti, Hanifa Kadric Sebastiano Guelfo Laghi e Marta Marchi. La compagine continuerà a lavorare per garantire alle imprese che ancora operano nell’area di Tredozio e Modigliana di poter giovarsi di strutture materiali e immateriali al pari delle imprese che operano lungo l’asse viario della via Emilia. Persistono infatti criticità per chi vive e lavora nel Tramazzo, come chiariscono gli imprenditori “fare impresa in montagna è una missione, una scelta fatta sulla base del forte legame col proprio territorio, in cui si vive e di cui si è parte attiva. Presi dalle incombenze del quotidiano spesso non ci si ferma a fare un’analisi delle difficoltà incontrate, ma non sempre è facile investire in questi territori. Le piccole aziende dell’area di Modigliana sono nate all’interno di distretti produttivi, in particolare quelli del legno, dell’elettronica e del tessile. Con la chiusura di importanti gruppi industriali, numerose realtà che operavano la filiera sono andate in crisi e hanno dovuto reinventarsi per non chiudere. A questa delicata situazione si aggiungono problemi infrastrutturali, dalla viabilità alla banda larga, che rendono difficile competere con le imprese di altre aree maggiormente servite.” E concludono “l’economia italiana si basa sulla piccola e micro impresa, anche artigiana, che spesso opera nei comuni più distanti dal capoluogo, una peculiarità del nostro Paese, che è anche la sua forza. Quello che chiediamo è di consentirci di continuare a lavorare, collaborando a ricostruire un contesto favorevole al fare impresa, senza cedere alla razionalità, che ci inviterebbe a trasferire la sede produttiva lungo la via Emilia.”

​Elezioni Confartigianato, comitato zonale Montone Rabbi: Fabbrica e Ferrini alla guida

Il presidente Leonardo Fabbrica, il vicepresidente Franco Ferrini, assieme ai consiglieri Stefano Agatensi. Luciano Battista, Luca Benini, Antonino Cacciatore, Gian Piero Casadei, Carmine Coppola, Fabio Fabbri, Mirco Fornasari e Alessandro Piazza guideranno fino al 2027 il comitato zonale del Montone Rabbi, che rappresenta tutte le aziende operanti nei comuni di Premilcuore, Predappio, Dovadola, Castrocaro, Rocca San Casciano e Portico San Benedetto. I componenti del consiglio rappresentano le diverse anime del sistema produttivo dell’area e ben conoscono le problematiche da cui esso è afflitto. Tra le prime criticità da affrontare la lenta, ma costante emorragia di residenti, vissuta soprattutto dall’area di Premilcuore, legata anche alla perdita dei servizi essenziali alla vita della comunità.

Come ben chiarisce il neopresidente Fabbrica “mantenere aperta un’attività a Premilcuore oggi significa affrontare costi superiori, sovrapprezzi sulle merci e sulle consegne, inoltre, la viabilità non è migliorata in maniera significativa in questi anni e per di più mancano servizi e artigiani, solo Confartigianato è ancora presente con il recapito per affiancare chi, ancora, investe nell’area.” Il problema dello spopolamento è un tema molto avvertito nei territori collinari e montani, significativa l’esperienza del comune di Rocca San Casciano che per attrarre nuovi residenti ha messo in campo il progetto “Cambia Vita”, per promuovere uno stile di vita differente da quello cittadino, la vita di paese, a contatto con la natura, facendo provare per una settimana come si vive in un piccolo comune montano, ben servito e poco distante dal comune capofila in termini chilometrici, ma immerso nel verde e circondato dalla bellezza dei crinali appenninici, all’interno di una comunità accogliente e disponibile. Tra le sfide in ballo anche la collaborazione con il Consorzio Castrumcari per la valorizzazione del comune di Castrocaro e Terra del Sole, punto turistico di grande impatto col boom del termalismo e oggi alla ricerca di nuove opportunità per tornare a essere attrattivo.

​Comitato zonale di Forlì: la presidente è Antonietta Bagioni

Si è insediato il nuovo comitato zonale di Forlì, che ha riconfermato alla presidenza Antonietta Bagioni e alla vicepresidenza Emanuele Chiodino. A completare la squadra, gli imprenditori Ilic Bosi, Alberto Brunelli, Nicola Crispino, Davide Lippi, Marika Mambelli Rustignoli, Annalisa Parronchi, Andrea Pini, Patrizia Piovacari, Eleonora Tassani e Silvio Zanotti. Il comitato zonale è il luogo del confronto sui temi cittadini e a tutti i consiglieri è affidato il compito di ascoltare e raccogliere gli spunti e le sollecitazioni degli altri associati del territorio.

Sono numerosi i temi sui quali si confronteranno gli imprenditori nei prossimi anni, a partire dalla riforma del Codice Sesto, testo unico per la regolazione delle attività economiche, che in questi mesi ha visto i funzionari dell’associazione presenziare ai numerosi incontri promossi dall’amministrazione forlivese, introducendo correttivi e migliorie per favorire gli imprenditori che scelgono di insediarsi in quest’area. Ma non solo, la città di Forlì è interessata a importanti cambiamenti che dovrebbero riportarne in auge l’immagine, in questi anni un po’ appannata. Il segretario Mauro Collina sintetizza “Forlì ha l’opportunità di candidarsi a polo culturale, sia grazie agli investimenti fatti per l’università, sia grazie alla qualità dell’offerta delle iniziative che vengono promosse, a partire dalle grandi mostre del San Domenico, oggi riconosciuto polo anche per la valorizzazione della fotografia. La città sta lavorando per diventare più moderna e accogliente, il recupero dell’ex Gil, che diventerà un auditorium e i progetti in campo per il recupero dell’area ex Eridania possono trasformarsi in un volano per le attività che noi rappresentiamo. Si tratta di uno scambio reciproco: dalla ristorazione all’accoglienza, all’artigianato di servizio, sono molteplici le attività che possono contribuire a rendere attrattiva una città, contribuendo a rendere piacevole l’esperienza di coloro che ne fruiscono.”

​Rinnovato il consiglio dell'alimentazione, Massimo Piraccini nuovo presidente

Insediato il nuovo consiglio del comparto alimentazione: Massimo Piraccini in qualità di presidente, Anna Strada come vicepresidente, i consiglieri Fabio Cavina e Thomas Suriani, rappresenteranno la categoria per il prossimo quadriennio. Come spiega il coordinatore Gianluigi Bandini “è un settore che ha subito pesantemente le ripercussioni del lockdown eppure, grazie alla forza di chi fa impresa, sta tornando ai livelli pre pandemia.” Soprattutto in questo periodo dell’anno, salgono alla ribalta i consumi dei prodotti della tradizione e in particolare quelli del comparto dolciario, settore a elevata vocazione artigianale. La Pasqua, come il Natale, si caratterizza per i consumi delle tipicità dolciarie, interessando quasi 50 mila pasticcerie e imprese del comparto, che include pasticceria fresca, gelati, biscotti, cacao, cioccolato, confetteria e che è ad alta vocazione artigianale: sono oltre 39 mila le imprese artigiane, rappresentando il 78,5% delle imprese totali del settore. Continua Bandini “la crisi combinata di materie prime e dell’energia hanno ribaltato effetti pesanti sulle imprese dell’alimentazione e in particolare sulle pasticcerie, che tuttavia contengono l’incremento dei prezzi, dimezzato rispetto alla tendenza dei prodotti alimentari e inferiore alla media europea. A febbraio 2023 i prezzi al consumo dei prodotti alimentari è del +13,2% mentre i prezzi dei prodotti di pasticceria fresca registrano un ritmo di crescita dimezzato, fermandosi al +6,5%, stabile rispetto a gennaio e in attenuazione rispetto al +6,7% di dicembre 2022, un ritmo di crescita che è circa un terzo del +18,4% subito dai prezzi della pasticceria confezionata.” Grazie al contributo della contenuta dinamica dei prezzi della pasticceria fresca, nel confronto internazionale con il massimo dettaglio di prodotto disponibile, a febbraio 2023 i prezzi dei prodotti di panetteria e pasticceria in Italia salgono del 16,6%, inferiore di quasi cinque punti al +21,5% della media Ue.

La biodiversità della produzione agroalimentare italiana si declina in ben 5.450 prodotti agroalimentari tradizionali, caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo. Il 40,1% dei prodotti si concentra nel Mezzogiorno che ne conta 2.188, seguito da Nord-Est con 1.173 prodotti (21,5%). A livello regionale primeggiano Campania con 580 prodotti, Toscana con 464 prodotti, Lazio con 456 prodotti, Emilia-Romagna con 398 prodotti e Veneto con 387 prodotti. Conclude Bandini “Tra le criticità c'è la difficoltà di reperire manodopera, delle 22.810 entrate previste dal settore, ben 9.830 unità pari al 43,1%, risultano di difficile reperimento, dato che nella nostra regione sale al 45,5%.”


Autotrasporto, Emanuele Turci confermato presidente

Dopo l’esito delle elezioni si è riunito il nuovo consiglio di categoria dei trasporti di Confartigianato Forlì, che ha riconfermato alla presidenza Emanuele Turci e nominato Franco Ferrini alla vicepresidenza. I due imprenditori rappresentano le diverse anime del comparto, trasporto merci e trasporto persone, consentendo di fatto la più ampia rappresentanza degli associati. Gli altri componenti del consiglio sono Iuliana Maria Caliman, Carmine Coppola, Paolo Giannelli, Roberto Polidori e Omar Riciglianese. Tra le prime sfide che dovranno affrontare i rappresentanti di categoria, lo stato di agitazione in cui versa il settore, come chiarisce il coordinatore della categoria Alberto Camporesi “Confartigianato e le altre organizzazioni di categoria aderenti al coordinamento unitario Unatras hanno evidenziato le forti criticità strutturali e permanenti per le imprese di trasporto merci, evidenziando come ancora, nonostante gli impegni assunti dal Governo, non sia stata adottata alcuna misura concordata per consentire al settore di affrontare la criticità dovuta principalmente all’esorbitante aumento dei costi dell’energia, subìto negli scorsi mesi.” Continua Camporesi “la categoria non può più attendere i provvedimenti normativi per la completa fruibilità dei complessivi 285 milioni di euro. Non solo, ricordiamo l’urgenza di soluzioni efficaci per affrontare la questione organizzativa delle motorizzazioni civili, nonché dell’attivazione del tavolo permanente per la modifica delle regole di settore e il recepimento delle proposte avanzate per far fronte alla carenza di personale autista, che rischia di mettere in ginocchio l’operatività delle imprese e, di conseguenza, la normale mobilità delle merci e delle persone.” Unatras manifesta insoddisfazione per l’inerzia del Governo rispetto alle principali questioni poste, registrando a oggi la mancanza di risposte adeguate rispetto alle legittime aspettative di decine di migliaia di operatori economici su problematiche di vitale importanza per un settore fondamentale per lo sviluppo economico del sistema Paese. Conclude Camporesi “il diffuso malcontento delle imprese viene rappresentato da Unatras annunciando lo stato di agitazione della categoria, inevitabile conseguenza della crescente tensione nel comparto dell’autotrasporto italiano. Per questo auspichiamo un’azione del Governo, fornendo le risposte che le imprese attendono, ormai da troppo tempo.”

​Elezioni Confartigianato: Basso Bidente riconfermata alla presidenza Diana Lolli

L’imprenditrice forlimpopolese Diana Lolli è stata riconfermata presidente del Comitato Zonale del Basso Bidente che rappresenta le aziende del comune artusiano, di Bertinoro e Meldola. Al suo fianco, alla vicepresidenza, Mauro Lorenzi e i consiglieri Luciano Ciocca, Antonio Erbacci, Xingle Hu, Davide Ragizi e Walter Turci. Una squadra che vede molte riconferme e che mira a continuare, rafforzandolo, il dialogo avviato in questi ultimi anni con gli amministratori del territorio. Come spiega la presidente Lolli “la forza di questo territorio è la capacità di agire facendo rete. Il confronto con gli amministratori locali è costante, apprezziamo molto la disponibilità che i sindaci dei tre comuni hanno sempre mostrato nei confronti del mondo della piccola impresa, riconosciuto come asse portante della nostra economia. Ma non solo, c’è grande sinergia fra i diversi attori che animano le comunità, un tessuto ricco di associazioni, in cui il volontariato è vivo e presente e dove il collegamento pubblico e privato lavora per il bene di cittadini e imprese. È chiaro che i problemi esistono anche nel basso Bidente, ma dobbiamo rilevare l’alto livello di qualità della vita che può e deve essere incrementato.” E conclude “come comitato zonale siamo sempre aperti a lavorare insieme per la crescita del nostro tessuto produttivo, che, come è noto, è strettamente connesso al benessere della collettività. Nei nostri comuni, in ogni famiglia c’è almeno un componente impegnato in una micro e piccola impresa locale, che garantisce ricadute positive sul territorio, in termini di occupazione, di tasse reimpiegate per il bene comune e di crescita collettiva. La forza del sistema imprenditoriale, che come Confartigianato rappresentiamo, è proprio questa: l'imprenditore vive ed è parte integrante della comunità in cui ha sede la sua azienda. Impossibile che non abbia a cuore anche il benessere della realtà in cui la sua stessa famiglia ha le proprie radici. La piccola impresa è una risorsa, un patrimonio che siamo orgogliosi di rappresentare quotidianamente.”

​Crisi d’impresa, Confartigianato Forlì promuove il convegno sugli aspetti giuridici

Confartigianato di Forlì organizza un evento dedicato agli aspetti giuridici e tecnici del Codice della Crisi d’Impresa (d.lgs. 14/2019) che prevede l’obbligo, per tutti gli imprenditori, indipendentemente dalla dimensione della propria azienda, di dotare la propria attività di un “adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile” capace di intercettare precocemente gli indizi di una possibile crisi aziendale e in particolare quelli legati alla perdita della continuità aziendale. Giovedì 23 marzo nella sede di viale Oriani 1 a Forlì alle ore 17.30 si terrà il confronto con Luca Giannini avvocato e professore straordinario di Diritto Commerciale alla Link Campus University di Roma. Gianluigi Bandini responsabile dell’ufficio credito di Confartigianato Forlì chiarisce “l’incontro, gratuito per gli associati e i loro collaboratori, mira a mettere in luce gli aspetti tecnico-giuridici della norma, per comprendere tutte le ripercussioni che il decreto può avere sulla vita di ogni azienda. Da quando è entrato in vigore il Codice della Crisi d’Impresa non è stato correttamente recepito dalle aziende in tutti i suoi aspetti, ci troviamo di fronte a una svolta chiave, basti pensare che il terzo comma dell’art. 3 del decreto pone l’obbligo, in capo agli imprenditori, della tempestiva rilevazione degli indizi di crisi dell’impresa e alla sollecita adozione delle misure più idonee. In pratica l’imprenditore è chiamato a istituire un adeguato sistema di controllo incentrato sulla rilevazione anticipata del rischio di insolvenza”. Continua Bandini “la norma prevede, che, qualora gli amministratori non ottemperino a quanto previsto, rispondano direttamente per l’inosservanza degli obblighi inerenti alla conservazione dell’integrità del patrimonio sociale. Si tratta dunque di una novità determinante nella gestione dell’attività.” L’avvocato Giannini, nella sua esposizione approfondirà il significato e la modalità corretta di adozione di un sistema di controllo che sia capace di misurare la continuità aziendale, così da adempiere a quanto previsto dal Decreto.


​Adeguamento al Codice della crisi d’impresa, Confartigianato predispone un questionario di autovalutazione

Il Decreto legislativo 14/2019, il Codice della Crisi d’impresa, ha introdotto alcuni obblighi per le imprese per individuare tempestivamente gli indizi di una possibile crisi aziendale. In pratica l’imprenditore è chiamato a istituire un adeguato sistema di controllo incentrato sulla rilevazione anticipata del rischio di insolvenza. La norma prevede, inoltre, che gli amministratori, qualora non ottemperino a quanto previsto, rispondano con il proprio patrimonio delle obbligazioni delle società da loro amministrate per l’inosservanza degli obblighi inerenti alla conservazione dell’integrità del patrimonio sociale. Per il rispetto della nuova normativa le aziende hanno la necessità di dotarsi di un sistema di controllo che sia capace di misurare la continuità aziendale all’interno di un’adeguata struttura “organizzativa, amministrativa e contabile”, ma cosa sottenda questa espressione può non essere immediatamente comprensibile per l’imprenditore. Per aiutare l’azienda nella valutazione del possesso di un “adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile” come richiesto dalla normativa vigente, Confartigianato di Forlì ha predisposto un questionario di autovalutazione, inviato a tutti gli associati, per avviare un confronto sulla base di dati oggettivi, con i consulenti dell’Associazione forlivese. Come spiega Gianluigi Bandini responsabile dell’ufficio credito di Confartigianato di Forlì “valutando le risposte possiamo offrire all’imprenditore una consulenza completamente gratuita, mirata a rilevare tempestivamente e preventivamente l'eventuale mancanza dei requisiti richiesti, permettendo all’azienda di conformarsi a quanto previsto dalla riforma, attraverso un percorso strutturato sulla base delle specifiche esigenze che emergeranno durante la fase consulenziale.” L'ufficio credito è a completa disposizione per programmare un incontro direttamente in azienda che consenta di approfondire tutti gli aspetti legati al tema, sia in merito agli adempimenti richiesti dalla nuova normativa in vigore, sia in merito al rilevamento dei requisiti. Conclude Bandini “l’obiettivo è prevenire dissesti aziendali, imparando a riconoscerne i segnali e a introdurre i correttivi adeguati per garantire la stabilità aziendale."