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Rassegna stampa 22 febbraio 2023
Rassegna stampa 21 febbraio 2023
Rassegna stampa 20 febbraio 2023
Rassegna stampa 19 febbraio 2023
Bonus edilizia: ripensare il sistema degli incentivi
"Risolvere, con un compratore di ultima istanza, il grave problema dei crediti incagliati degli imprenditori che hanno effettuato lavori utilizzando i bonus edilizia e riattivare un sistema sostenibile e strutturale degli incentivi per il risparmio e l’efficientamento energetico degli edifici." Netta la posizione di Confartigianato che evidenzia come da tempo la Confederazione abbia sollecitato un cambiamento del sistema degli incentivi proprio per scongiurare questo stallo. Il segretario dell'associazione forlivese Mauro Collina spiega “ inaccettabile lasciare imprese e famiglie in mezzo al guado: la soluzione contenuta nel decreto legge varato il 16 febbraio dal Consiglio dei Ministri non appare efficace. Occorre un'intesa che parta dallo stato attuale; grazie alla spinta dei bonus edilizia, infatti, negli ultimi tre anni ben 2,1 punti di crescita del PIL sono ascrivibili ai maggiori investimenti in costruzioni in Italia, rispetto al resto dell’Eurozona. Tra il quarto trimestre 2019 e il terzo trimestre 2022 il settore delle costruzioni ha fatto registrare un aumento di 257mila occupati, proprio per far fronte alle aumentate richieste innescate dallo sconto in fattura.” Nonostante questi risultati, la strada dei bonus edilizia, da maggio 2020 a novembre 2022, è stata costellata da ben 224 modifiche, una ogni 16 giorni. E così cittadini e imprenditori si sono trovati a destreggiarsi in un labirinto burocratico sempre più soffocante. Un’esperienza culminata con il blocco dei crediti nei cassetti fiscali degli imprenditori, che ora mette a rischio 47mila posti di lavoro.
Conclude Collina “la svolta green auspicata dall'Europa, con l'efficientamento del patrimonio immobiliare avrebbe potuto essere una grande opportunità per il Paese. Ora rischia di trasformarsi in vessazione per cittadini e imprese. Deve essere adottata una vera e propria strategia strutturale di lungo termine che scandisca l’impiego di risorse pubbliche aggiuntive. In questo modo potremo ottenere un ritorno positivo in termini di crescita dell'economia e aiutare i cittadini a scegliere di intervenire sulla qualità e sull’efficienza energetica delle abitazioni”.
Rassegna stampa 18 febbraio 2023
Rassegna stampa 17 febbraio 2023
Rassegna stampa 16 febbraio 2023
Assemblee territoriali di Confartigianato. Ultimo appuntamento con le imprese di Forlì
Appuntamento conclusivo per le assemblee territoriali di Confartigianato Forlì. Giovedì 16 febbraio alle 20.30 nella sede di viale Oriani 1, gli imprenditori di Forlì potranno incontrare i vertici dell’Associazione assieme ai rappresentanti dell’attuale comitato zonale e presentare la propria candidatura per il rinnovo delle cariche elettive, che si terrà il prossimo mese.
Come sintetizzato dal presidente Luca Morigi “tra le sfide che la micro e piccola impresa è chiamata ad affrontare c’è anche la crisi demografica. Gli effetti si riflettono, infatti, sul sistema delle imprese con il calo della forza lavoro e la difficoltà nel reperire giovani qualificati ai quali trasmettere il sapere artigiano.”
Confartigianato ha ripetutamente espresso preoccupazione per questa tendenza che rischia di compromettere l’eccellenza manifatturiera e di farci scivolare verso produzioni a minore valore aggiunto. “L’assenza di vero dialogo tra scuola e mondo del lavoro aggrava ulteriormente la situazione, lo scollamento tra queste due realtà fa sì che i giovani non abbiano le competenze richieste dalle imprese. Evidenze che inevitabilmente si riverberano sul mercato del lavoro. A gennaio 2023 risulta difficile da reperire quasi la metà (45,6%) delle entrate previste dalle imprese. In parallelo il 23,1% dei giovani tra 15 e i 29 anni non lavora e non studia, una quota che, tristemente, pone l’Italia al primo posto nell’Unione europea.” Tra gli obiettivi del prossimo mandato c’è la volontà di creare un legame più stabile col mondo dell’istruzione per far conoscere l’impresa ai giovani prima della fine del loro periodo di studi.
Conclude Morigi “il futuro del vero made in Italy è affidato ai giovani, che saranno i custodi di un sapere che affonda le radici nella tradizione, ma che utilizza le più moderne tecnologie, innovando costantemente le tecniche produttive.”