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2025
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Rassegna stampa 20 febbraio 2025
Pensioni, ANAP in difesa del potere d'acquisto dei pensionati
Continua il pressing di ANAP, l’Associazione dei Pensionati di Confartigianato, per tutelare il potere d'acquisto delle pensioni e garantire equità nel meccanismo di rivalutazione. A seguito della recente pronuncia della Consulta, che ha riconosciuto la possibilità di considerare in futuro le perdite subite dai pensionati, ma senza fornire garanzie concrete, l’Associazione ribadisce la necessità di rivedere l'attuale sistema di adeguamento degli assegni pensionistici. Giuseppe Mercatali presidente di ANAP Forlì chiarisce “siamo consapevoli dell'importanza di tutelare i pensionati con assegni più bassi, ma questo non può avvenire penalizzando chi ha lavorato per una vita versando contributi significativi. Il sistema attuale erode progressivamente il potere d'acquisto di centinaia di migliaia di pensionati, senza certezze di recupero futuro. Non si può continuare a far cassa sulle pensioni con misure emergenziali che diventano strutturali.” ANAP sottolinea come il mancato adeguamento pieno colpisca soprattutto i pensionati con assegni medio-alti, che per anni hanno contribuito al sistema previdenziale e fiscale del Paese onorando tasse e contributi. “A livello nazionale ci stiamo mobilitando per chiedere, quantomeno, che la percentuale di rivalutazione sia calcolata per fasce di importo e non sull'intero trattamento pensionistico. Solo così possiamo ristabilire un criterio di equità e giustizia sociale. Si sta valutando inoltre l’opportunità di nuove possibilità di contenzioso volte a ottenere una rivalutazione maggiormente coerente con i principi di proporzionalità e progressività e con quanto rilevato dalla Consulta.”
ANAP ribadisce al Governo la necessità di aprire un confronto serio e costruttivo sulla materia, per garantire ai pensionati la giusta tutela del reddito e il riconoscimento del contributo che hanno dato allo sviluppo del Paese.
Rassegna stampa 19 febbraio 2025
Rassegna stampa 18 febbraio 2025
Rassegna stampa 14 febbraio 2025
Rassegna stampa 12 febbraio 2025
Retention, il seminario gratuito sulle risorse umane
Confartigianato di Forlì e Studio Mantini ricerca e selezione del personale organizzano un momento di riflessione sull’importanza del ruolo dei dipendenti in azienda e sulle più efficaci modalità per trattenere i talenti, in un mondo in cui sono cambiati i rapporti tra le persone e le organizzazioni. Martedì 18 febbraio alle 18, nella sede dell’associazione forlivese in viale Oriani 1, si terrà il seminario gratuito dal titolo “Retention, come trattenere i migliori talenti” dedicato agli imprenditori che riconoscono come primo valore di ogni realtà lavorativa il clima aziendale e la relazione con i dipendenti.
Il segretario di Confartigianato di Forlì, Mauro Collina, spiega “chi si occupa delle risorse umane, oggi più che mai, sa che è necessario individuare un nuovo modello per trattenere il capitale umano e non disperdere i talenti, spesso formati in anni di collaborazione in squadra. Diviene indispensabile attribuire un nuovo significato al lavoro, puntare sul benessere, la flessibilità e il coinvolgimento delle persone, che devono avere consapevolezza ed essere orgogliosi del ruolo ricoperto nel team. Sappiamo che gli avvenimenti degli ultimi anni hanno profondamente ridisegnato la scala di valori di ciascuno di noi, ponendo l’accento sulla qualità della vita, su ritmi meno frenetici, abbandonando la visione dell’essere produttivi a tutti i costi. Un approccio che contemperi esigenze lavorative e privato è sicuramente più sano di un modello che rincorre il profitto a scapito dei tempi di vita, tuttavia va scongiurato il rischio di non poter pianificare l’attività produttiva a seguito di licenziamenti e fluttuazioni di organico, come purtroppo evidenziano i report sulla cronica carenza di manodopera per la micro e piccola impresa.” E continua “dobbiamo cercare un nuovo equilibrio che consenta al lavoratore di realizzarsi e trovare soddisfazione nel lavoro, pur preservando il diritto ai suoi spazi personali. Grazie al contributo di Fabio Mantini e a quello delle consulenti del lavoro di Confartigianato di Forlì Arianna Fabbri e Susi Silvani sarà possibile fornire ai datori di lavoro soluzioni e suggerimenti per ridare il giusto slancio ai dipendenti già in forza e attrarne di nuovi.”
Per iscrizioni è necessario compilare il form entro il 15 febbraio.
Rassegna stampa 6 febbraio 2025
Rassegna stampa 30 gennaio 2025
Occupazione, deboli segnali positivi in provincia
Un’indagine dell’ufficio studi regionale sull’occupazione restituisce una fotografia in chiaroscuro del mercato del lavoro in Emilia Romagna. I dati sono commentati dai vertici di Confartigianato di Forlì che rilevano “sebbene nei primi 9 mesi del 2024 il tasso di occupazione in Emilia-Romagna rimanga stabile, con una dinamica più contenuta rispetto al +0,9% nazionale, il numero di occupati cresce rispetto al 2023 (+1,3%). Tuttavia si conferma la penalizzazione della componente femminile che aumenta solo del +0,4% a fronte di quella maschile che si attesta al +2,2%. L’accresciuto numero di occupati è determinato interamente dall’occupazione dipendente (+1,8%), mentre la componente indipendente risulta in lieve calo (-0,2%). Da notare che, rispetto ai primi 9 mesi del 2019, pre-pandemia, il calo degli indipendenti si fa più marcato (-5,4%, pari a 25 mila unità in meno), a fronte del completo recupero dell’occupazione dipendente (+0,8%).“ Continuando nell’analisi va, inoltre, rilevato che la domanda di lavoro dipendente nei primi mesi del 2025 è in lieve flessione. Le 123 mila entrate preventivate dalle imprese emiliano-romagnole per il trimestre gennaio-marzo 2025 infatti, sono 2.530 in meno rispetto a quelle previste nello stesso periodo di un anno fa (-2%). Alla domanda di nuove entrate, contribuiscono per il 57,3% le micro e piccole imprese, motore dell’economia regionale. A livello settoriale si osserva una riduzione delle entrate previste dalle imprese del manifatturiero esteso (-10,3%), dei servizi alle imprese (-7,9%) e delle costruzioni (-1,3%), parzialmente compensate dalla crescita dei servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici (+12,0%), dal commercio (+4,3%) e dai servizi alle persone (+2,7%). A livello provinciale si osservano cali più accentuati delle entrate a Modena (-9,6%), Reggio Emilia (-9,4%) e Bologna (-3,8%). Tiene il mercato del lavoro a Ferrara (-0,3%), Parma (-0,2%) e Piacenza (+0,3%), mentre addirittura crescono le entrate a Forlì-Cesena (+2,2%), Ravenna (+8%) e Rimini (+9,7%). Concludono “pesa in regione la difficoltà di reperire la metà (53,5%) delle nuove entrate previste a gennaio 2025, che sale al 63,2% per operai specializzati e conduttori di impianti e macchine, segnale evidente che continua la difficoltà di dialogo tra mondo del lavoro e percorsi formativi in grado di soddisfarne le richieste. Nota dolente riguarda invece il ricorso agli ammortizzatori sociali, da gennaio a settembre 2024 sono state autorizzate 40,4 milioni di ore di cassa integrazione guadagni (CIG) in Emilia-Romagna, pari all’11,4% del totale nazionale, con un incremento del 53,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mettendo in luce una persistente crisi del nostro sistema produttivo.”