Stampa 2024
Pagina 19

Tutta l’informazione per la tua impresa

​A Pasqua, sulle tavole, vince la tradizione

I consumi tipici del periodo pasquale sono caratterizzati dai prodotti della tradizione, soprattutto del comparto dolciario, caratterizzato da un’elevata vocazione artigianale. Nel nostro Paese sono oltre 54 mila le pasticcerie (di cui 225 nella nostra provincia) e le attività impegnate a produrre dolci della tradizione, di queste sono oltre 38 mila le imprese artigiane, pari al 71% del totale del settore. Da uno studio realizzato dalla Confederazione emerge, tuttavia, che il contesto in cui operano le imprese del comparto è caratterizzato da incertezze e da una stazionarietà (-0,1% nel quarto trimestre 2023) dei consumi, seppur in miglioramento rispetto ai due trimestri precedenti. Spiegano i vertici di Confartigianato Forlì “nonostante il persistere di alcune tensioni sui costi delle materie prime, c’è un rallentamento della dinamica dei prezzi della pasticceria. La produzione dello zucchero nel 2023 ha fatto registrare un aumento dei costi del 28,4% su base annua, mentre le quotazioni del cacao sui mercati internazionali a febbraio 2024 sono più che raddoppiate (+107,9%) rispetto a un anno prima. Queste pressioni sui costi non sono state scaricate sui consumatori, anche grazie all’utilizzo di materie prime acquistate con prezzi più contenuti.” A febbraio 2024, malgrado i prezzi al consumo dei prodotti alimentari siano saliti del +4%, quelli dei prodotti di pasticceria fresca hanno avuto un ritmo di crescita più attenuato, fermandosi al +3,3%, addirittura in discesa rispetto al +4,2% di dicembre 2023.

Un incentivo all’acquisto di prodotti artigiani di qualità, soprattutto in occasione delle festività.

E continuano “i consumi tipici della Pasqua incarnano la ricchezza delle produzioni made in Italy, con 5.547 prodotti agroalimentari tradizionali, caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo. La consuetudine del periodo, in particolare, prevede 1639 prodotti tipici tra paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria, ma anche 1.597 prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati: queste due tipologie di prodotti concentrano ben il 58,3% degli acquisti. Un invito a consumare prodotti di qualità e artigianali”.

Tra le regioni primeggiano per le tipicità la Campania con 593 prodotti (10,7% del totale), il Lazio con 465 prodotti (8,4%), la Toscana con 464 prodotti (8,4%) e l’Emilia-Romagna con 402 prodotti (7,2%).


Nel forlivese due appuntamenti promossi da Confartigianato Emilia Romagna

Confartigianato di Forlì ha recentemente ospitato due eventi della Federazione Regionale. Il primo, un weekend formativo organizzato da Donne Impresa Emilia Romagna, il movimento che rappresenta le imprese femminili mentre il secondo, promosso dai Giovani Imprenditori è stato un consiglio regionale. Come spiega la coordinatrice dei movimenti Elena Zanetti “obiettivo della Federazione regionale è quello di intensificare la sinergia con le realtà territoriali e Forlì ha risposto con entusiasmo. Siamo grati per l’opportunità di far conoscere meglio il nostro territorio, per questo abbiamo candidato le terme di Castrocaro come location per la due giorni formativa incentrata sull'alchimia del successo. Un ritiro benessere per donne imprenditrici, per imparare ad accogliere le fasi cicliche ed energetiche per elevare la qualità della vita e dell’impresa. Un’esperienza per rigenerare corpo e mente, per staccare la spina dalle responsabilità e pressioni quotidiane, lasciando fluire preoccupazioni e tensioni.” E proprio il comune termale ha offerto l’opportunità a venti imprenditrici provenienti da tutta la Regione di scoprire e sfruttare al meglio la natura ciclica femminile, utilizzando i talenti e i periodi ottimali per creare successo nella vita, sia a livello personale, sia professionale. Continua la coordinatrice “i Giovani Imprenditori hanno, invece, organizzato un consiglio per calendarizzare le prossime attività, concludendo i lavori con un aperitivo realizzato in un locale del centro forlivese, avendo così l’opportunità di vedere meglio il nostro territorio e di apprezzarne la vivacità. Per tutti i partecipanti è un’occasione per uscire dall’ambito prettamente professionale, imparando a conoscersi anche al di fuori degli appuntamenti istituzionali, instaurando relazioni più profonde.” E conclude “i consigli dei movimenti forlivesi, rinnovati l’anno scorso, stanno apportando un contributo di idee significativo alla vita dell’associazione e non solo a livello territorial

Rassegna stampa 24 marzo 2024

Gelato artigianale, la fotografia dell'ufficio studi di Confartigianato Emilia Romagna

Domenica 24 marzo, si celebra la Giornata europea del gelato artigianale. Istituita 12 anni fa dal Parlamento Europeo, vuole evidenziare come “tra i prodotti lattiero-caseari freschi, il gelato artigianale rappresenta l’eccellenza in termini di qualità e sicurezza alimentare, che valorizza i prodotti agro-alimentari di ogni singolo Stato membro”, favorendo le scelte dei consumatori sempre più orientate verso "alimenti sani, più nutrienti, più gustosi e ottenuti con metodi tradizionali che non si ripercuotano sull'ambiente" e per sostenere la "produzione di qualità rappresentata dal gelato artigianale quale settore di competitività per l'economia europea". La Giornata rimarca anche il ruolo delle gelaterie europee nella creazione di lavoro, soprattutto giovanile, sostenendo un consumo di gelato che si è progressivamente destagionalizzato, creando valore lungo tutto l’anno. Dall’analisi realizzata dall’ufficio studi di Confartigianato Emilia Romagna emerge, in regione, la presenza, nel 2023, di 1.133 laboratori di gelateria per cui è elevata la vocazione artigiana. Chiarisce Paolo Liverani referente della categoria alimentazione dell'associazione forlivese "va sottolineato che il perimetro delle attività artigianali relative al mondo del gelato è comunque più ampio, coinvolgendo i segmenti delle pasticcerie che producono dolci con il gelato e dei laboratori che producono gelati senza vendita al dettaglio. Eppure, nonostante l’esclusione di queste realtà, la nostra regione, con oltre 1100 realtà attive è al terzo posto in Italia per diffusione dei laboratori di gelateria, dopo Lombardia e Veneto, attestandosi al 12,3% del dato nazionale. Di questi, ben 816 sono artigiani, con un peso del 68,4% sul totale delle attività operanti in regione. In chiave territoriale, a Forlì-Cesena si registra un numero di laboratori di gelateria di 108 unità, di cui 77 artigiane." Un ultimo dato attiene ai consumi, dall’elaborazione dei dati dell’Istat si stima che per il 2023 in Emilia Romagna la spesa delle famiglie per gelati sia pari a 142 milioni di euro.