Stampa 2021
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​Comparto benessere e abusivismo, una piaga da combattere

Confartigianato di Forlì torna nuovamente sul tema dell’abusivismo nel comparto benessere, dopo aver ricevuto segnalazioni di violazioni continue, soprattutto nelle aree del Tramazzo, del Montone, Rabbi e Bidente. Gli imprenditori, che operano nel rispetto della normativa di settore, investendo al contempo in sicurezza e innovazione tecnologica, hanno evidenziato alcuni aspetti. In primo luogo i rischi per la salute, non solo per quella del cliente, che potrebbe essere sottoposto a trattamenti errati da parte di persone non qualificate e che non utilizzano prodotti professionali, ma anche per la salute dell’intera comunità, connessa alla diffusione del Covid-19. La lunga fase di pandemia ha richiesto alle imprese regolari importanti investimenti per ridurre i rischi di contagio, dispositivi di protezione ovviamente non adottati da chi lavora abusivamente.

Senza dimenticare che chi opera nel sommerso fa concorrenza sleale alle imprese, turbando il mercato ed evade le tasse. Un danno non solo erariale; i mancati introiti nelle casse statali gravano, infatti, sulla collettività in termini di mancati investimenti pubblici per assenza di copertura finanziaria. Risulta, inoltre, evidente che ciò che l’utente crede di poter risparmiare rivolgendosi a chi effettua trattamenti in casa, lo espone a rischi sanitari, a trattamenti inefficaci quando non addirittura dannosi, oltre a essere reato, perseguibile dalle autorità.

Per questo Confartigianato chiede ai Sindaci del forlivese di tenere alta l'attenzione sul tema, per scongiurare comportamenti che inquinano un settore da sempre sottoposto a norme severe, a cui, in questi mesi, si sono aggiunti rigidi disciplinari proprio per la delicatezza delle prestazioni fornite: massaggi, trucco semipermanente, trattamenti estetici e anche tutte le attività legate all’acconciatura necessitano di ambienti opportunamente sanificati per scongiurare il rischio di nuovi focolai di infezione.

Fabiola Foschi, responsabile del comparto per Confartigianato di Forlì

​Statale 67, ennesima delusione

Confartigianato di Forlì, apprendendo dai media quanto dichiarato dal sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale Davide Baruffi secondo cui “sulla base delle valutazioni di traffico generato dal Prit 2025, non sono stati giudicati prioritari gli interventi sulle strade di valico delle varie strade statali, soprattutto nel tratto Rocca San Casciano-Portico di Romagna", interviene sul tema per fare alcune sottolineature. Spiegano i vertici dell’Associazione “in questi ultimi mesi il nodo delle aree interne pareva essere tornato al centro dell’agenda politica regionale. L’importanza di combattere lo spopolamento delle zone montane e collinari trovava evidenza anche nei bandi promossi dalla Regione, come per esempio quelli per la riqualificazione dei siti produttivi. Tuttavia è impossibile pensare di incentivare la presenza in questi territori, privandoli di un sistema viario moderno e funzionale. Le strade statali di valico non sono state definite prioritarie, ma come possono le imprese e i cittadini scegliere di vivere in un territorio, pur ricco di bellezze paesaggistiche, carente dal punto di vista infrastrutturale?”

Confartigianato di Forlì è impegnata a sostenere numerosi progetti per favorire la riscoperta delle aree interne e dei comuni più lontani dall’asse viario della via Emilia, eppure, di fronte a questa ennesima doccia fredda, ci si chiede come sia possibile attirare residenti e turismo, senza garantire l'ammodernamento di un sistema viario che, da oltre vent’anni, è oggetto di progetti mai concretizzati. E concludono “la delusione è cocente, soprattutto perché le parole di Baruffi sembrano davvero far tramontare le nostre speranze di vedere finalmente risolta una questione annosa, che denunciamo da anni; già la chiusura del presidio di polizia stradale di Rocca San Casciano era stato un duro colpo per chi vive e opera nella vallata. Oggi siamo davvero attoniti e molto preoccupati per il futuro delle comunità che si affacciano sulla Statale 67.”