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Problematiche settore revisioni - Aggiornamenti azione sindacale

Nella mattinata del 2 aprile scorso, a seguito delle ripetute sollecitazioni, Confartigianato è stata ricevuta dalla Direzione Generale Motorizzazione. L’incontro, presieduto dal Direttore della 4 Divisione Ing. Roberto Di Marco, alla presenza anche dell’Ing. Giampiero Cavese, si è focalizzato sul quadro di criticità poste da tempo all’attenzione del Ministero, rispetto alle quali si registrano positivi riscontri, nella direzione auspicata dalla Categoria. Di seguito, in sintesi, le priorità di intervento che chieste nuovamente da Confartigianato, richiamando l’attenzione sul fatto che si tratta di questioni inderogabili per la sopravvivenza dei centri di controllo, su cui era già stata raggiunta un’intesa con la Direzione Generale Motorizzazione che, purtroppo, non si è poi tradotta in provvedimenti concreti.
1) Recupero dell’adeguamento ISTAT della tariffa per le operazioni di revisione, per gli anni 2021-2024, come da accordi con l’ex Direttore Generale Ing. Anzi, accompagnato da un provvedimento di natura strutturale per l’adeguamento automatico biennale della tariffa agganciato all’indice ISTAT. Si tratta di misure indispensabili per la sostenibilità economica dei centri di controllo affinché siano in grado di assolvere alla funzione essenziale affidata loro dallo Stato, a tutela della sicurezza stradale e degli automobilisti, che altrimenti non sarebbero più in grado di garantire. A tale proposito abbiamo evidenziato alcune importanti argomentazioni:
- l’elevato standard di servizio che devono garantire i centri al passo con l’innovazione tecnologica, comporta continui, onerosi investimenti (attrezzature, ammodernamenti strutturali, formazione, etc.) e la necessità di risorse commisurate
all’impegno economico;
- la tariffa è, di fatto, ferma di fatto da vent’anni, considerato che l’aumento del 2020 è stato completamente eroso e assorbito dall’inflazione. In proposito, abbiamo anche evidenziato che già nel 2004, in sede di confronto con la Motorizzazione, era stato riconosciuto che il servizio revisioni dovesse essere regolato da un’equa tariffa rapportata all’importante funzione espletata dai centri di controllo privati, a tutela degli automobilisti e della sicurezza stradale.
- l’adeguamento non avrebbe nessuna implicazione ai fini della copertura finanziaria della misura, anzi, al contrario, favorirebbe maggiori entrate allo Stato attraverso un maggiore introito di IVA.

2) Rivisitazione del programma di formazione per gli ispettori dei centri di controllo, rendendolo più accessibile, in quanto la complessità dell’attuale percorso sta ostacolando il reperimento di nuovi ispettori qualificati, con conseguenze dirette non solo sull’operatività delle imprese, ma anche sulla possibilità di continuare a erogare il servizio agli utenti. In particolare, abbiamo richiesto i seguenti correttivi:
- eliminazione dei quiz ingannevoli ed aumento degli errori in franchigia;
- possibilità di documentare i tre anni di esperienza richiesti, dopo il superamento dell’esame del corso Modulo A e B e non prima dell’esame. Naturalmente l’abilitazione e la relativa iscrizione al RUI avverranno alla maturazione del requisito stesso. Abbiamo anche suggerito di includere nei tre anni di esperienza i 6 mesi di durata del corso per ridurre il periodo;
- riparametrazione delle ore di formazione continua con riduzione delle ore in presenza, prevedendo: 80% delle ore di formazione in remoto e 20% delle ore di formazione in presenza. Ciò al fine di contenere il più possibile il periodo di assenza dell’ispettore dall’azienda ed evitare di sottrarre il suo apporto lavorativo indispensabile per garantire il servizio revisioni.

3) Rivisitazione Protocollo MCTNET 2 semplificando tutte le procedure utili ad alleggerire le operazioni ed i tempi di revisione, senza ovviamente intaccare la sicurezza dei veicoli.

4) Ripresa di un costruttivo, sistematico confronto con il Ministero/Direzione Generale Motorizzazione per stabilire un percorso che sia in grado, punto per punto, con azioni mirate di rispondere alle aspettative della Categoria e inquadrare il sistema revisioni in un “nuovo binario”, all’interno di regole, per un effettivo salto di qualità volto anche a contrastare i fenomeni di abusivismo e concorrenza sleale, a vantaggio di tutti gli attori coinvolti, imprese, utenti e Amministrazione.

Rispetto alle istanze, Confartigianato registra positivi riscontri da parte della Direzione Generale Motorizzazione che ha rassicurato sui singoli punti, anticipando le azioni messe in campo:

Adeguamento tariffa all’indice ISTAT: è in fase di messa a punto il Decreto interministeriale per l’aumento della tariffa che prevede il recupero pregresso dell’adeguamento ISTAT e l’automatismo biennale, come misura strutturale a sostegno del settore. Il ritardo nell’adozione del provvedimento è dipeso dal fatto che si attendeva il varo definitivo del nuovo Codice della Strada, in cui ora è possibile inquadrare il provvedimento di adeguamento della tariffa che rientra nella logica di rafforzare i livelli di sicurezza stradale anche attraverso i controlli garantiti dal servizio revisioni.
Formazione ispettori: il Ministero sta lavorando ad una rivisitazione complessiva del programma ed è già stato avviato l’iter per rivedere l’Accordo Stato Regioni e apportare correttivi per venire incontro alle esigenze della Categoria, ovvero:
- riformulare i contenuti dei quiz per renderli più accessibili
- posticipare i tre anni di esperienza al superamento dell’esame

- rimodulare le ore per la formazione continua, con l’inserimento del modulo FAD, cercando di contenere le ore in presenza in modo equilibrato.
Semplificazione delle procedure MCTCnet 2: la Direzione Generale sta lavorando per dar seguito alle richieste della Categoria che saranno oggetto di confronto nel Tavolo Tecnico, così come le problematiche ancora aperte riguardanti la disciplina degli ispettori. Per quanto concerne l’iscrizione dell’ispettore al RUI, ci è stato anticipato che a breve sarà messa a punto l’apposita piattaforma informatica, in una logica di complessiva digitalizzazione e perfezionamento del sistema che ha già ricompreso i libretti metrologici.
Su sollecitazione di Confartigianato, a seguito di quesiti che sono pervenuti dal territorio, sono stati forniti chiarimenti anche sulla problematica riguardante il termine del 31/3/2025 entro il quale gli ispettori ope legis erano tenuti a effettuare il corso di aggiornamento e comunicare l’iscrizione al RUI. In merito, l’indicazione fornita dalla Direzione Generale Motorizzazione è la seguente: gli ispettori non ancora in regola devono frequentare il corso per adeguarsi, quindi è possibile iscriversi al primo corso utile; non viene revocata l’abilitazione, ma nel periodo di scopertura non possono ovviamente operare fino a quando non hanno regolarizzato la propria posizione, possono riprendere quindi l’attività solo una volta completato il corso, con relativo rilascio dell’attestato da inviare immediatamente via PEC alla
DGT di competenza. Rassicurazioni anche sulla ripresa del confronto e del dialogo costante con la Direzione Generale Motorizzazione, attraverso incontri periodici che saranno programmati di volta in volta, su argomenti preventivamente individuati, per affrontare le problematiche di interesse del settore. Manifestata anche la disponibilità a prevedere anche incontri informali per esaminare specifiche problematiche di natura tecnica.