Etichettatura alimentare
Lo scorso 8 febbraio è stato pubblicato in G.U. il provvedimento, d. lgs. 231/2017, che stabilisce le sanzioni per le imprese alimentari che disattendono l’obbligo di etichettatura dei prodotti ai sensi del regolamento UE 1169/2011.
I principali aspetti innovativi del Regolamento, in vigore dal 2011, sono riportati di seguito.
- Al fine di migliorare la leggibilità delle informazioni fornite nelle etichette, viene stabilita una dimensione minima dei caratteri per le indicazioni obbligatorie, fissata in 1,2 mm (eccetto confezioni < 80 cm2 –minimo 0,9 mm)
- L’etichetta nutrizionale diviene obbligatoria a partire dal 13 dicembre 2016 per quanto riguarda la dichiarazione del contenuto calorico (energia), i grassi, i grassi saturi, i carboidrati con specifico riferimento agli zuccheri e il sale, espressi come quantità per 100g o per 100 ml o per porzione
- Gli ingrediente o coadiuvanti che provochino allergie devono figurare nell’elenco degli ingredienti con un riferimento chiaro alla denominazione della sostanza definita come allergene. Inoltre l'allergene deve essere evidenziato attraverso un tipo di carattere chiaramente distinto dagli altri, per dimensioni, stile o colore di sfondo
- L’elenco dei nanomateriali impiegati va inserito fra gli ingredienti
- Anche per i prodotti alimentari non preimballati venduti nel commercio al dettaglio e nei punti di ristoro collettivo occorre riportare le indicazioni sugli ingredienti allergenici
- L’indicazione di origine per le carni fresche suine, ovine, caprine e di volatili diviene obbligatoria a partire da aprile 2015
- Nel caso di vendita online o a distanza del prodotto alimentare, la maggior parte delle informazioni obbligatorie sull’etichetta deve essere fornita prima dell’acquisto
- Il tipo di oli e grassi utilizzati dovrà essere specificato tra gli ingredienti, e non saranno dunque più sufficienti le indicazioni generiche di «oli vegetali» o «grassi vegetali»
- Viene individuato il soggetto responsabile della presenza e della correttezza delle informazioni sugli alimenti, cioè l’operatore con il cui nome o ragione sociale il prodotto è commercializzato, o, se tale operatore non è stabilito nell’Unione, l’importatore nel mercato dell’Unione.
Per quanto riguarda l'etichetta nutrizionale è stata emanata nel 2016 apposita circolare Interministeriale che stabilisce i casi di esenzione.
In allegato:
- la sintesi della Circolare Interministeriale che riporta i casi di esenzione dell'indicazione della dichiarazione nutrizionale nell'etichetta,
- la scheda del Ministero della Saluite sull'etichettatura degli alimenti
- il D.lgs 231/2017 sulle sanzioni.