Collegato Lavoro - approvato dal Senato
Il Senato ha approvato, in data 11 dicembre 2024, il Disegno di legge n. 1264 (c.d. Collegato Lavoro). Tale provvedimento, parte integrante della legge di bilancio, si presenta come un pacchetto di riforme che punta a semplificare le procedure burocratiche e a rendere più efficiente il sistema delle politiche del lavoro, aumentando la sicurezza per i lavoratori e cercando di incentivare la crescita delle imprese. Di seguito si segnalano le principali novità in materia di lavoro.
Articolo 1: Vengono apportate modifiche al D.Lgs. 81/2008, così da aggiornare le normative in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Articolo 6: In alcuni casi specifici vengono introdotte misure di sospensione della cassa integrazione.
Articolo 7: Tutela dei liberi professionisti - si punta a garantire anche ai liberi professionisti la possibilità di conciliare vita lavorativa e familiare, introducendo la sospensione della decorrenza dei termini per gli adempimenti in caso di eventi come il parto, l’interruzione di gravidanza o l’assistenza al figlio minorenne.
Articolo 8: Vengono apportate modifiche ai fondi di solidarietà bilaterali, con un rafforzamento delle garanzie per i lavoratori.
Articolo 13: Viene regolamentata in modo specifico la durata del periodo di prova per i tempi determinati, salvo i casi più favorevoli previsti dai CCNL.
Articolo 14: Obbligo di comunicazioni in caso di lavoro agile
Articolo 17: Vengono introdotti i contratti misti che permettono di combinare lavoro subordinato e autonomo, in questo modo viene consentito ai professionisti di lavorare con contratti part time come dipendenti e contemporaneamente fornire prestazioni come autonomi.
Articolo 19: Viene introdotta la risoluzione automatica dei rapporti di lavoro per assenza ingiustificata
Articolo 23: Si vuole offrire una maggiore flessibilità nel pagamento dei debiti contributivi verso INPS e INAIL, permettendo alle imprese di rateizzare i debiti contributivi non ancora affidati agli agenti della riscossione, fino a un massimo di 60 rate mensili.
Si rimane in attesa della pubblicazione del testo della Legge in Gazzetta Ufficiale.